Prezzi in farmacia: uno strumento di comunicazione
Febbraio 14, 2022In questo articolo andiamo a capire se e quando ha senso per una farmacia avere un sito internet. Capiremo in che modo bisogna intenderlo e cosa bisogna inserire al suo interno per renderlo un tassello efficace della propria strategia di marketing.
Mi è capitato più volte che un farmacista mi facesse questa domanda.
Spesso chi me la chiede ha creato un sito tanti anni fa, nei primi anni 2000, ma che poi per mancanza di tempo o di risorse lo ha lasciato lì, a decantare nel mondo del web.
A differenza del vino però un sito invecchia male. Molto male.
Partiamo con il primo avviso. Il sito deve essere mantenuto come fosse la tua casa delle vacanze.
Hai una casa vacanze? Bene io no, ma ne so abbastanza per sapere che non ti basta comprarla in riva al mare e poi lasciarla lì.
No, il mare, il vento, la salsedine inizieranno dall’istante successivo in cui l’hai comprata ad esercitare il loro effetto, erodendola e distruggendola. Rendendola col tempo inagibile.
Il sito internet più o meno è la stessa cosa.
Internet è un luogo che evolve alla velocità della luce. Se una volta questo processo era già veloce, ti basti sapere che oggi la velocità con cui si caricano contenuti online è rappresentata da una curva esponenziale.

Cosa significa questo?
Che qualsiasi cosa noi andiamo a pubblicare su internet, questa viene rimpiazzata dall’algoritmo ad una velocità sempre maggiore.
In altre parole, dobbiamo sempre mantenere alto il grado di aggiornamento della nostra posizione online.
Lo vediamo con i post sui social, che dopo qualche ora hanno già perso la maggior parte della loro spinta propulsiva, è la stessa cosa anche per i siti internet.
il processo è un po’ più lento, ma è fondamentalmente la stessa cosa.
Ma allora che senso ha avere un sito se tanto ogni contenuto che carico ha una durata sempre minore? Adesso te lo spiego, rimani un attimo con me.
Ciò che mi preme è portarti a conoscere le logiche che dominano il mondo dell’online.
Da una parte ci fornisce grandi possibilità, dall’altra invece presuppone un lavoro a monte che non può più essere, come qualche anno fa, un impegno relegato ai momenti morti.
Perché avere un sito internet
Pensa al sito come una tua proprietà immobiliare nella rete.
È casa tua, e tue sono le regole.
Certo, potresti obiettare che anche la pagina Facebook o il profilo Instagram in un qualche modo sono tuoi, ma non è proprio così.
Le logiche comunicative quando sei sui social non le decidi tu. Devi insomma sottostare alle regole imposte dall’algoritmo di questi colossi.
Ne hai già avuto esperienza quando andavano fortissimo i post raffiguranti meme, o le vignette, salvo poi renderti conto qualche tempo più tardi che a nessuno interessavano più.
Beh non è che non interessassero. È che l’algoritmo è cambiato e ne ha dato meno visibilità; e noi ci siamo adeguati cambiando il tipo di contenuto proposto.
Nel tuo sito però puoi fare un po’ ciò che vuoi.
Mi spiego meglio.
Sei una farmacia molto caratterizzata nei Fiori di Bach? Bene, nel tuo sito ne potrai parlare finché vuoi, senza che questo vada ad inficiare sulla tua visibilità.
In questo caso la visibilità del tuo sito è data in buona parte dal modo in cui scrivi, la famosa SEO, ma questo è un altro discorso che vedremo più avanti.
L’ importante è capire che il tuo sito è il posto in cui potrai comunicare più in linea con le tue caratteristiche.
Ti faccio un altro esempio.
Ultimamente sia (l’algoritmo di) Facebook che Instagram stanno dando molto spazio ai video.
Ora, alcuni farmacisti riescono a creare contenuti video di qualità, altri no.
[DISCLAIMER: non è una questione di competenza professionale. C’entrano molte cose: dal tempo a disposizione che deriva direttamente da quante persone lavorano in farmacia, alla personale attitudine a stare di fronte ad una telecamera e a molti altri fattori]
Capisci però che chiunque non faccia video in questo momento riceve una visibilità organica minore rispetto a chi li fa.
Semplificando:
Visibilità = autorità percepita = potenziali nuovi clienti
E ti dirò di più. La comunicazione online, così rumorosa ed eterogenea si sta spostando sempre più verso contenuti lunghi e approfonditi.
Nel proprio sito internet ognuno decide in che modo comunicare, la differenza nella visibilità la fanno un insieme di altre cose: dalla modalità di costruzione del sito, a come è scritto, a come questo viene proposto negli altri canali online/offline.
C’è infine un’ulteriore ragione che merita di essere analizzata.
Nel tuo sito web hai la possibilità di creare una relazione con il cliente tramite una newsletter.
Questa non deve essere per forza un appuntamento giornaliero o settimanale. Deve essere gestita secondo il tuo carico di lavoro, ma è importante perché è forse il maggior strumento di relazione online che ogni impresa o persona ha con la sua audience.
Attraverso la newsletter sei tu che parli a loro. Quando vuoi, come vuoi. E a differenza dei social in cui mediamente il tuo contenuto è visto (a meno di sponsorizzazioni) da circa il 10% dei tuoi follower, la newsletter arriva a tutti.
Certo, la newsletter la possiamo fare anche utilizzando i dati presi dalla fidelity card, ma non è la stessa cosa non avere un sito di riferimento dove indirizzare l’obiettivo delle comunicazioni con i clienti.
Che tipo di sito ha bisogno la mia farmacia?
Non dobbiamo pensare al sito internet solamente in ottica di vendita.
Pensalo come uno strumento di relazione.
Per la prima volta abbiamo la possibilità di avere un legame con i nostri clienti quando vogliamo, e non solo nei pochi minuti che passano in farmacia.
Il sito internet per la farmacia è un ulteriore canale di comunicazione con i propri clienti, un luogo che trasmette tutti i valori della farmacia e che la persona può decidere di utilizzare per mettersi in contatto con te.
Per la tipologia di impresa che la farmacia rappresenta non hai bisogno di un sito complesso. A dire il vero il 90% dei business al mondo non ha bisogno di un sito complesso.
Tutto ciò che ti servirà sarà avere una pagina semplice e leggibile che racconti a chi la vede quali sono le caratteristiche della farmacia.
Che tipo di servizi offre? Che problema risolvono questi servizi? Chi lavora dentro la farmacia?
Quali sono le ditte che il cliente potrà trovare in farmacia?
La tua presenza online serve quindi per dare più informazioni possibili alla persona che vuole informarsi.
La struttura del sito
Il sito, come detto, non serve farlo molto complesso. Bastano le informazioni essenziali, a patto che vengano aggiornate quando serve.
Possedere una struttura di proprietà su internet ti permette inoltre di apportare delle modifiche in autonomia a seconda delle tue esigenze.
Vuoi spingere su un determinato servizio? Puoi creare una landing page che contenga tutte le informazioni necessarie al cliente per farsi un’idea del servizio e, se vuole, prenotare un appuntamento.
Pagine come queste sono inoltre fondamentali quando andiamo a sponsorizzare sui social poiché rappresentano una pagina di atterraggio in cui possiamo tracciare il flusso di utenti che ha visto la sponsorizzata.
In un’ottica di marketing, che come dico sempre è prima di tutto analisi dei dati, questo passaggio è fondamentale.
Extra: un motivo molto importante per avere un sito internet
Ho lasciato per ultimo un passaggio sul quale vorrei ti soffermassi.
Ad oggi tutti i contatti social, i tuoi “follower”, non sono tuoi. Sono ufficialmente dei social appunto.
Cosa succederebbe se un giorno, per qualsiasi motivo, dovesse chiudere Facebook? O se Instagram decidesse di monetizzare ad esempio chiedendo alle attività commerciali una tassa su ogni follower?
Sembrano ipotesi assurde, e ad oggi un po’ lo sono, ma ricordiamoci che Facebook, Instagram, TikTok, ecc, sono tutte aziende private. Possono realmente decidere di fare ciò che vogliono.
Potrebbero ad esempio decidere di far pagare una fee agli utenti.
Se invece hai un tuo sito, come detto sopra, è come se facessi un investimento immobiliare su internet. È casa tua e le regole le fai tu, ricordi?
Significa che tutti i contatti che avrai saranno tuoi. Per sempre.
Direi che è già abbastanza, no?