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Novembre 13, 2022Probabilmente avrai già sentito parlare di BeReal, il nuovo social network che sta scalando le classifiche dell’App Store, utilizzato dalla maggior parte delle celebrity e caso studio di come anche un progetto nato come l’anti-social stia vivendo il suo periodo di popolarità.
Ma facciamo un passo indietro.
Cos’è BeReal?
BeReal è un pop-up social che tramite alert simultanei e limiti temporali offre un’esperienza online condivisa in un panorama social sempre più frammentato.
Secondo la descrizione dell’app sull’App Store di Apple BeReal incoraggia le persone “a mostrare ai tuoi amici chi sei veramente, per una volta” rimuovendo i filtri e le opportunità di mettere in scena, pensare troppo o modificare le foto.
In sostanza la rivoluzione (o evoluzione?) che porta BeReal consiste nell’obbligarti a pubblicare un contenuto non costruito ma vero, reale, poiché tutti i tuoi “amici” dovrebbero postare una volta al giorno, alla stessa ora, senza deroghe.
L’app avvisa gli utenti in un momento casuale durante il giorno che è “tempo di essere reali”. Un timer di due minuti si avvia quando l’utente apre l’app, dandogli un tempo limitato per scattare una foto di qualsiasi cosa stiano facendo in quel momento.
Sembra un’idea banale?
BeReal è valutata circa 600 mln e ne raccoglierà 85 per gli investimenti. Numeri certamente da capogiro se pensiamo anche che nel 2022 è stata scaricata da 53 mln di persone.
Tanta roba, specie se consideriamo che quasi tutti i download derivavano dal passaparola.
Inoltre secondo un recente studio i giovani di oggi, la GenZ per intenderci, stanno progressivamente lasciando i social “classici”, quelli dove ormai bisogna urlare per farsi sentire, quelli dove c’è molto rumore di fondo e la mole di informazioni cui siamo sottoposti è di gran lunga maggiore del necessario.
I giovani si stanno spostando quindi su altre piattaforme, più di nicchia, in cui possono condividere i propri interessi in modo più intimo e rilassato.
D’altronde è il normale ciclo evolutivo delle innovazioni: gli early adopters, i primi ad abbracciare una novità sono sempre i giovani che poi vengono seguiti dagli adulti.
Nel campo dei social è stato così anche per Facebook, lo sta vivendo a poco a poco Instagram e succederà lo stesso in futuro per gli altri.
Interessante Francesco, mi stai quindi dicendo che esiste un altro social che devo gestire per la mia farmacia?
Fermi tutti.
Facciamo un passo indietro.
In questo articolo voglio parlarti di BeReal perché quando ci sono delle novità ritengo sia utile aggiornarti e renderti partecipe in modo che tu possa avere una chiara visione di ciò che sta accadendo lato digital in questo momento.
Detto questo credo che ad oggi non sia ancora un social che le farmacie dovrebbero iniziare ad usare, e probabilmente non lo diventerà mai.
C’è un altro dato che è interessante: le persone che aprono ogni giorno BeReal sono appena il 9% di quelle che lo hanno scaricato.
In poche parole tanti lo scaricano, lo provano, ripostano la foto su Instagram per ottenere la riprova sociale e poi non lo usano più.
BeReal è stato concepito come “l’anti-social”, un modo per andare contro alle classiche dinamiche che dominano il mondo digitale online.
Un mondo fatto di contenuti creati con l’unico scopo di ottenere like: filtri, pose plastiche, contenuti che non rappresentano la realtà quotidiana di nessuno, ecco ci siamo capiti.
BeReal invece ti obbliga a postare velocemente, in momenti che non decidi tu ma che sono decisi direttamente dalla tua community.
Geniale? Probabilmente si.
Utile? Decisamente no.
Ecco perché ad oggi non lo ritengo un modello comunicativo indicato per le farmacie.
Certo, potrai scaricartelo e pubblicare qualche foto che farà pensare ai tuoi clienti quanto sei “sul pezzo”, ma non farà la differenza.
La farmacia è un’istituzione, è il primo presidio sanitario sul territorio e ciò che deve fare è stringere relazioni con il paziente cliente trasferendo quanto più valore possibile, sia con le consulenze (e vendite) al banco, sia diventando un punto di riferimento per la ricerca del cittadino e questo lo possiamo fare – per ora – con altri strumenti che presuppongono un modo do comunicare differente.
Per ora insomma puoi dormire sonni tranquilli.
Quando arriverà davvero l’esigenza di spostarsi su altre piattaforme te lo farò sapere 😉