E-commerce in Farmacia – Comunicazione
Agosto 13, 2023Chi è il tuo cliente?
Settembre 13, 2023Quando intraprendiamo un progetto di e-commerce in farmacia, dobbiamo prenderci cura dei diversi aspetti del progetto.
Come ci siamo già detti in precedenza è il mindset a fare la differenza nella maggior parte dei casi, che sia legato ad esempio, ad un progetto di e-commerce così come l’introduzione di un nuovo servizio in farmacia, o la politica di prezzo adottata.
Lo dico sempre, non esiste i linea di principio una strategia giusta o sbagliata, esiste quella adatta a te e alle potenzialità della tua farmacia.
Dipende da dove vuoi arrivare, dalle risorse che hai a disposizione, dal tempo che ti vuoi dare prima di vedere un risultato, e dal budget che decidi di allocare. In una parola: dipende dai tuoi obiettivi.
Certamente però, se hai un e-commerce vorrai farlo performare, quindi approfondiamo questo tema.
Premetto che quando parliamo di risultati, come accennavo prima, ogni realtà merita un discorso a parte.
200.000€/anno per una farmacia può essere un ottimo risultato, per un’altra solo l’inizio.
Dipende appunto da risorse, obiettivi e budget.
C’è però una soglia minima sotto la quale non possiamo scendere, ed è quella del break even point (BEP).
Il break even, per i più scafati in ambito economico, è il punto di pareggio rispetto all’investimento fatto. Sotto quella è meglio non andare.
Può capitare il primo anno certo, in alcuni casi anche al secondo. Poi dal terzo è meglio che l’investimento cominci a generare profitti. (Certo, se siamo Amazon, Netflix e compagnia questo discorso non vale, ma insomma…ci siamo capiti).
E come si raggiunge il break even?
Il primo punto, fondamentale, da rispettare è fare le scelte giuste.
Mi spiego meglio. Quando siamo in fase di ricerca di chi potrebbe essere il provider del nostro e-commerce dobbiamo essere consapevoli delle svariate offerte dei diversi player del mercato.
Certo, puoi anche pensare di crearlo in autonomia ma è una soluzione che sconsiglio per la gestione che poi comporta un’infrastruttura di questo tipo fatta di reperimento dati di prodotto, customer service, gestione resi, rapporti con i trasportatori e molti altri che ti toglierebbero tempo da dedicare ad attività più a valore.
Focalizzarsi sui servizi offerti dai provider è quindi fondamentale per capire che tipo di investimento in termini di risorse ti sarà richiesto, ma al tempo stesso tieni sempre d’occhio la questione costi.
Se la spesa iniziale per costruire l’infrastruttura che dovrà aiutarmi a generare le vendite online è molto costosa, il break even si allontanerà di molto.
In secondo luogo il punto di pareggio lo si raggiunge a seconda di quanto abbiamo investito in termini di comunicazione.
Trovare il giusto bilanciamento tra capitale investito e utili generati può essere complesso.
Perché è complesso?
Come probabilmente saprai, il mercato online è ormai già molto affollato. E non parlo solo degli e-commerce nel settore farmacia, mi riferisco a tutto il mondo digital.
Non è più il 2014 in cui con un basso investimento potevi avere accesso ad una moltitudine di persone estremamente in target essendo l’unico o quasi che forniva quel prodotto o servizio.
Oggi il livello di rumore online è notevolmente salito ed è più difficile farsi notare. Più sono i competitor, più c’è competizione e più difficile è trovare il proprio spazio.
And…guess what? Peggiorerà sempre di più.
Ad oggi in Italia la percentuale di e-commerce si attesta sul 10%, in altri stati è molto, molto più alta. Ciò significa che gradualmente ci arriveremo anche noi.
Ecco che diventa sempre più importante sia effettuare degli investimenti oculati sui giusti canali di comunicazione avendo cura di allocare il budget correttamente, sia cogliere l’attimo e non lasciar passare ulteriore tempo prezioso per il proprio posizionamento, qualora si decida di intraprendere un percorso di questo tipo.
Ci tengo infine a specificare che per far crescere un brand e un business online non basta solo allocare del budget per le sponsorizzate caricando la prepagata con qualche centinaio di Euro, e cliccare sulla pubblicazione e aspettando che l’algoritmo compia il miracolo. Cè bisogno di altro.
C’è bisogno di informazione, di intrattenimento, di valore per l’utente.
Lo dicevo nell’ultimo articolo. Gli utenti, i numeri, che vediamo nelle nostre analisi online, quelli sono persone. Siamo noi. E per quanto influenzabili abbiamo tutti bisogno ad un certo punto di trovare valore da ciò che leggiamo.
Non basta trovare un prodotto con un taglio prezzo per favorire l’acquisto online. Recenti studi hanno evidenziato come altri fattori, quali la facilità di navigazione, la completezza di informazioni o la semplicità della pagina di check-out incidono enormemente sulla conversione dell’utente in cliente.
Per far performare il nostro e-commerce dovremo continuare ad analizzare e ricalibrare l’offerta per capire quello che serve realmente alle persone e ottimizzare la piattaforma costantemente.
E parlando di analisi non dimentichiamoci del sell-out. Ci siamo detti ormai diverse volte che il proprio profilo social, così come il sito e l’e-commerce sono la trasposizione online di ciò che è la farmacia nel mondo fisico.
Per questo, così come eseguo le analisi dei dati di acquisto e vendita del retail farmacia, la stessa cosa la farò anche per quanto riguarda le statistiche di vendita online.
È fondamentale infatti per la crescita capire l’andamento delle vendite dei tuoi prodotti, ad esempio comprendere qual è il 20%dei tuoi prodotti che genera l’80% degli incassi dialogando direttamente con il retail fisico.
Oltre a queste ci sono ulteriori analisi sulle performance del sito che inficiano sui tassi di conversione dell’utente che atterra sulla pagina come l’A/B test, il CRO e molti altri.
Insomma, l’e-commerce non è qualcosa che possiamo costruire e poi pretendere che viaggi da solo.
Sarà sempre necessaria un’azione di ottimizzazione delle performance costante che dialoghi con la farmacia fisica in modo da offrire la miglior esperienza integrata di acquisto possibile per il paziente cliente.