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Aprile 22, 2024Quando parliamo di social network spesso siamo portati a concentrarci su quelle che vengono chiamate vanity metrics.
E non a caso.
A tutti fa piacere veder aumentare i like alla propria pagina, o direttamente sull’ultimo post. E in effetti, è stato un ottimo indicatore nei primi anni di crescita esponenziale dei social network.
Quel pollice alzato, quella notifica, quel numero che sale sempre di più provoca frequenti e lievi scariche di dopamina che sembrano nulla sul momento ma che con il passare del tempo finiscono per rinchiuderci in una gabbia fatta di ossessione per dei numeri che vogliono dire così tanto ma al tempo stesso così poco.
Ora, tutto questo fa parte del passato, ed è un dato di fatto.
In che modo utilizziamo i social network (come utilizzatori, non come aziende) ultimamente?
Riuscite a pensare a quanto sia cambiato il comportamento che tutti abbiamo sui social?
Se una volta si utilizzava queste piattaforme unicamente per connettersi ai propri amici, oggi è molto diverso.
La maggior parte delle persone utilizza queste piattaforme come strumento di informazione, intrattenimento e ispirazione.
La maggior parte dei giovani (esclusa la Gen X che ha dinamiche di fruizione ancora differenti) utilizza i social network come Facebook per informarsi.
Per leggere quel (solo) titolo che gli dia un’infarinatura generale sull’argomento e non approfondire.
Instagram invece ci serve per ispirarci, per vedere qualcosa (di totalmente finto) che ci possa far volare con l’immaginazione.
Pinterest ci offre molti spunti ispirazionali. Chi, dovendo arredare casa non si è creato una bacheca con le migliori idee?
TikTok sta a metà e in generale si possono trovare un po’ tutti questi formati menzionati.
Ma è proprio TikTok il soggetto di questo articolo.
Se ti ricordi il titolo è “la crescita dei tuoi follower sta rallentando? Potrebbe non essere un problema”, e proprio TikTok ci aiuta a spiegare il perché.
Il livello di evoluzione tecnologica raggiunto dalle piattaforme è impressionante e gli algoritmi che le dominano hanno raggiunto livelli predittivi fino a poco tempo fa impensabili.
La strategia delle Big Tech di farti vedere solo contenuti che ti piacciono c’è già da anni, ed è quello che porta ognuno di noi a vivere nella propria bubble reality in cui viene in contatto solo con contenuti che incontrano il suo gusto.
Ma negli ultimi anni tutto ciò è aumentato esponenzialmente.
L’algoritmo di TikTok è famoso proprio per questo.
Offre un grado di personalizzazione estremo per cui se guardi un contenuto, mettiamo ad esempio riguardante una automobile che ti piace, fin da subito ti verrà riproposta una serie di contenuti estremamente in linea con quell’argomento.
E se non ti interessa più quell’auto? Basta effettuare una ricerca su ciò che ti appassiona in quel momento ed ecco che l’algoritmo ci metterà davvero poco a proporti contenuti ottimizzati sul tuo gusto.
Se mi stai seguendo hai già capito il perché dico che, se vedi rallentare la crescita del tuo numero di follower è proprio per questo.
Le persone ormai hanno capito che sarà l’algoritmo stesso a proporgli uno contenuto in linea con i propri interessi.
A questo punto che senso ha fare il follow a una pagina, se tanto vedrò comunque i suoi contenuti?
Ci penserà l’algoritmo per me.
Questo passaggio è molto delicato. E non solo perché sta rivoluzionando il modo in cui utilizziamo i social ma anche perché ci porta ad un cambio di paradigma.
È molto difficile, ora che siamo abituati, non guardare ai follower, ai like. Ma probabilmente andiamo verso una direzione in cui queste metriche saranno meno rilevanti ancora.
Come già lo sono da tempo invece, le metriche che acquisteranno via via maggior importanza sono quelle relative alle interazioni.
Le metriche che genera la tua community.
E qui entriamo in un altro altro, enorme, argomento che caratterizzerà sempre più la presenza online dei brand, anche quello della tua farmacia.
Nel futuro vedo crescere sempre più l’importanza di creare e curarsi la propria community investendo tempo in contenuti davvero di valore e offrendo un’accessibilità estrema che possa competere ( e superare) quella offerta offline.