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L’aver accorciato le distanze.
L’aver reso il mondo un posto un pochino più piccolo ma soprattutto accessibile.
Grazie agli strumenti digitali oggi riusciamo ad avere accesso a informazioni per cui una volta avremmo dovuto impiegare tempo, soldi e fatica.
Spesso senza nemmeno riuscire ad ottenere il risultato.
Questa accessibilità la vediamo ogni giorno proprio sul nostro telefono cellulare.
I social network che abbiamo installato nei nostri smartphone ci permettono di raggiungere chiunque in modo semplice e ottenere le informazioni che vogliamo.
È talmente bello e facile che tutti, a poco a poco, nel tempo, hanno capito l’importanza di avere una presenza online.
D’altronde lì ci siamo tutti.
E ci passiamo la maggior parte del nostro tempo.
Ma come tutte le cose troppo belle per essere vere anche questa ha una controparte che ci riporta alla dura realtà.
Ormai i social network sono dei luoghi affollati.
Sono canali in cui possiamo comunicare tutte le novità e le caratteristiche della nostra farmacia, tuttavia ci scontriamo con le pubblicazioni di un numero elevato di altre persone che come noi vogliono comunicare che esistono.
In più c’è un altro fattore che taglia drasticamente la nostra reach (in poche parole è la visibilità dei nostri contenuti), ed è l’algoritmo.
Siamo così tanti e abbiamo così tante connessioni che è letteralmente impossibile vedere ogni contenuto.
E l’algoritmo lavora in questo senso.
Hai mai sentito parlare di targetizzazione?
La targetizzazione è quando cominci a vedere solamente contenuti che ti interessano.
Sei appassionata di make-up? Difficilmente vedrai immagini e video della nazionale di curling svedese; invece il tuo feed sarà sommerso di beauty influencer e simili.
In sostanza, è impossibile che i nostri contenuti vengano visti da tutti.
L’algoritmo è il singolo elemento che costituisce il vantaggio competitivo di queste enormi aziende e che le rende così efficaci nel loro scopo.
L’algoritmo di TikTok, ad esempio, è estremamente raffinato per cui, come avevo scritto qui, anche il follow ad un profilo diventa quasi superfluo.
In sostanza finiamo tutti quanti per vivere nella nostra reality bubble.
Una realtà in cui vediamo e leggiamo solamente contenuti in target con i nostri interessi, che è poi uno dei meccanismi che porta gli amanti delle teorie del complotto a fomentare le loro idee, ma questa è un’altra storia.
In questo modo saremo utenti più soddisfatti e passeremo maggior tempo sulle piattaforme, che è quello che questa aziende alla fine vogliono.
E allora ti starai chiedendo, in che modo possiamo rendere i nostri contenuti più efficaci? In che modo possiamo raggiungere più persone con contenuti che gli interessino veramente e che entrino a far parte della loro bolla spinta dall’algoritmo?
Fermi tutti ora.
Faccio un veloce passo indietro e analizzo un trend che vedo crescere e che mi ha spinto a scrivere questo articolo.
È il trend che vede sempre più profili creare contenuti standard, asettici, senza profondità.
Contenuti fatti tanto per fare. Per lavarsi la coscienza, come dico io.
“Ho i miei due post a settimana, e questo è quanto basta per essere presenti. E ora…dove sono i clienti?”
Ecco, lasciami dire una cosa.
Questo è tempo sprecato.
Sono energie sprecate.
Sono soldi sprecati.
Perché? Perché semplicemente dobbiamo ricordarci che se comunichiamo (online) ci stiamo riferendo a delle persone.
Dal canto nostro (farmacia) stiamo cercando di parlargli di qualcosa che ci sta a cuore e che vogliamo comunicargli al meglio.
Dall’altra parte invece, in quanto persone sono (siamo) tutti più propensi a rivolgere la nostra attenzione verso qualcosa di reale. Una persona ad esempio. Un farmacista, nel nostro caso.
Contenuti standard, con foto stock o con grafiche base creano meno interesse in chi legge.
Certamente questo non significa che ogni tanto non vadano bene, o che non si debba comunicare qualcosa che debba necessariamente uscire dalla bocca di una persona.
Però ecco, sappiate che non saranno questi i contenuti che vi faranno crescere.
E cosa dovremmo fare quindi per rendere più efficace la nostra comunicazione online?
Puntiamo su contenuti originali, utili, di valore.
Produciamo e pubblichiamo contenuti reali che parlino veramente al paziente-cliente.
Come scrivevo in questo articolo, quando creiamo un contenuto e lo pubblichiamo in qualunque canale, sia esso online o offline, non ci stiamo solamente rivolgendo a persone interessate al tema, stiamo soprattutto prendendo in prestito l’attenzione di queste persone stringendo un patto con loro.
Tu mi dai la tua attenzione, io ti fornisco un contenuto utile/interessante/informativo.
E se proponiamo contenuti a basso valore avremo perso la loro attenzione, con la conseguenza che il nostro messaggio verrà perso.
Certo, lo so, creare contenuti non è facile e occupa molto tempo.
La paura di non apparire credibili di fronte ad uno schermo è la paura di tutti ed è normale che sia così.
A maggior ragione del fatto che tu sei laureat* in farmacia, mica hai fatto arti figurative, no?
Lo so, lo so.
Tutto vero e condivisibile.
Tuttavia questo è il campo su cui abbiamo scelto di giocare.
E come si dice…campo tuo, regole tue, no?
Per concludere, non è vero che “online è più facile”.
Non è vero che basta essere presenti.
Il digitale ha delle regole sue, spesso anche più complesse della vita reale in cui empatia e linguaggio paraverbale aiutano durante la consulenza a banco.
Le regole che dominano i social network sono queste, ovvero quelle in cui dobbiamo offrire qualcosa di reale ed autentico alle persone.
Le stesse che potrebbero diventare tue clienti.